Ieri guardavo video di Youtube. Le pubblicità che si aprono prima di ogni video sanno essere molto inclementi alle volte. Se improvviso e carico di dolore, un certo contenuto multimediale può colpire allo stomaco in modo fisico, fisiologico. Così, d’improvviso, mi sono ritrovato a sussurrare parole di negazione. Una mano, fatta di paura indefinita e profonda, mi è scesa in gola afferrando la mia anima e le mie budella e ha iniziato a stringere, stringere forte. Ho appoggiato le dita sulle tempie, respirato con affanno per un poco, chiuso l’ad.
Urla lancinanti mi graffiavano i timpani. Urla così terribili da succhiare fuori le lacrime. E le scritte in sovrimpressione: le urla che sentivo erano quelle di esemplari di gufi utilizzati presso la Johns Hopkins University di Baltimora, negli Stati Uniti. I gufi vengono utilizzati per studiare l’Attention Deficiency Disorder (ADD), ossia il Disturbo da Deficit di Attenzione. Vengono utilizzati elettrodi impiantati direttamente nel cranio degli animali, i quali vengono poi bombardati con luci e suoni che provocano dolori così potenti da ucciderli.
Oggi correvo, nel tramonto della stradina bianca tra i campi.
😞
"Mi piace""Mi piace"
😦
"Mi piace""Mi piace"
Che tristezza infinita! Per i poveri 🦉 e che orrore pensare che ci sono persone che si prestano a perpetrare simili atrocità! Ma che dico? Dalle crocifissioni romane lungo la via Appia alle foibe, all’olocausto, da sempre l’uomo si presta ad essere il boia persino dei propri simili. Triste, avvilita, ma, purtroppo, non meravigliata.
"Mi piace""Mi piace"
Eppure il dolore è parte di questo mondo esattamente come il piacere e la gioia. Che mistero la vita nella sua interezza.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mah… il dolore provocato non lo mando proprio giù…
"Mi piace""Mi piace"