Casa

You know, inizi il soffritto con un cucchiaino di burro, un po’ d’olio pugliese, una cipolla e la lasci fremere in uno sfrigolìo che ha del sensuale, la lasci lì, dolcemente, guardandola trasalire fino all’acme del suo darsi. Sbatti le uova con veemenza, di polso, finemente. Passi alla lama di un raffinato santoku due spicchiContinuaContinua a leggere “Casa”

Report dall’epidermide 2

Della pace con la dermatite. Italia, Febbraio 2022. A distanza di due anni dal precedente report, riassumo le conclusioni sull’osservazione di me stesso e della mia dermatite sino ad ora. Sono passati 9 mesi dal mio definitivo rientro in Italia e quasi quattro anni dalla partenza. Sebbene non abbia più effetuato lunghi spostamenti, la mappaContinuaContinua a leggere “Report dall’epidermide 2”

Quando trovo la nostalgia nel presente la scambio per poesia e la sorseggio come un bicchiere di whiskey pregiato

Ora si tratta di guidare al mattino, prima del sole, a strade libere. Il clima è diverso in quel momento. Una parte di giornata a sé, nascosta dal resto del tempo che tutti conosciamo. I territori del tempo. Ora si tratta di entrare in laboratorio e caricare sulle spalle materia a venticinque chili alla volta;ContinuaContinua a leggere “Quando trovo la nostalgia nel presente la scambio per poesia e la sorseggio come un bicchiere di whiskey pregiato”

Il dolore

Ieri guardavo video di Youtube. Le pubblicità che si aprono prima di ogni video sanno essere molto inclementi alle volte. Se improvviso e carico di dolore, un certo contenuto multimediale può colpire allo stomaco in modo fisico, fisiologico. Così, d’improvviso, mi sono ritrovato a sussurrare parole di negazione. Una mano, fatta di paura indefinita eContinuaContinua a leggere “Il dolore”

Paysan boulanger

Edwin toglieva i pani dal maestoso forno a legna. Bussava contro la parte inferiore della pagnotta per auscultarne il rimbombo, che doveva risuonare in profondità. Le posava a due a due in panieri di vimini. Io mi chinavo avvicinando l’orecchio per sentirne il flebile ticchettio. Il calore non aveva ancora finito con quella crosta.- LeContinuaContinua a leggere “Paysan boulanger”

La strada per Bourg-Saint-Maurice

Dio non tocchi il nostro Sabato. Il lockdown ci fa involontariamente celebrare lo Shabbat quassù. Ci svegliamo prima, raggiungiamo la macchina e partiamo per la valle. Ci troviamo alla fine della punta di una delle due antenne di una valle fatta a Y. Scorriamo lungo la strada scolpita nel versante, percorriamo la curva della digaContinuaContinua a leggere “La strada per Bourg-Saint-Maurice”

Lilou

Dopo aver rinfrescato i lieviti questa mattina ho evaso il verbale della riunione condominiale che il mio intestino aveva prodotto dopo mangiato. La colazione prevedeva infatti una bella fetta di pane di segale della Savoia che montava un rimarchevole strato di crema alla zucca e cioccolato. Ieri ho investito un’ora nella preparazione di un dessertContinuaContinua a leggere “Lilou”

Tuktu

Vivendo tra i monti ho preso definitivamente la piega di vivere in modo spartano. Una volta arrivato tra i Pirenei spendevo molto del mio tempo a documentarmi sulla vita degli esploratori all’epoca della Corsa all’Oro. Leggevo molto Jack London e finivo per inebetirmi guardando i video di gente che si costruiva la propria log-house neiContinuaContinua a leggere “Tuktu”