Uscito dal cinema prendo lo Skytrain. Mi siedo quasi di proposito su uno dei sedili sotto al quale stava un torsolo di mela mezzo marcio. Messo di traverso sul pavimento, in modo al quanto arrogante, dirigeva la scena. Prendeva spazio, prendeva. Mi sono seduto sorridendo mentre guardavo fuori dal finestrino. Mi ero praticamente già dimenticatoContinua a leggere “La gang”