Dopo aver passato praticamente tutto il pomeriggio a implementare un foglio di excel per il calcolo dei dosaggi nelle ricette, finisco con la giornata con un impasto.
Questa mattina sono rimasto alla bakery dopo il lavoro perché Darryl e Olivier mi hanno iniziato all’arte del pane. Abbiamo mixato una pasta base e speso diverso tempo sul lavoro di calcolo delle idratazioni, particolarmente delicato nel caso in cui il prodotto da realizzare preveda l’impiego di un prefermento. Ma è stato tutto molto interessante e non ho potuto fare altrimenti che continuare il lavoro tornato a casa.
Avevo in programma di andare a nuotare finito il turno, ma l’orologio è stato impietoso e ho dovuto declinare, tornando diretto a casa sotto la pioggia e in mezzo agli insulti di una buonanima su un pickup mentre camminavo lungo la strada.
Tra ieri pomeriggio e oggi ho scoreggiato molto. Come quando mangio cose molto meno nutrienti ma ricche di zucchero. Inoltre la dermatite è ancora lì, stabile, come quando non vuoi andartene dalla festa quando la musica è già finita. O magari sono io che non la sento più e non si tratta dello zucchero. Il ritmo di vita è frenetico e sento molto lo stress fisico. Devo capire se si tratta di assestamento da parte del corpo o di altro.
Colazione: pane di segale con prosciutto. Merenda a lavoro: mele, banana e anacardi. Pranzo: trancio di salmone, minestrone, lamponi, cetrioli, buns integrali, yogurt greco.