Ora che rimango da solo dimmi come fai ad essere sempre così speciale

Esistono tantissimi argomenti in grado di creare distanza tra gli uomini, di separarli gli uni dagli altri, barriere per la voce, pinze sul cuore. Nella maggior parte dei casi vi è frastuono, rumore, interferenza nel conflitto, vibrazioni disarmoniche di rabbia, decibel, quando invece nei casi opposti, quelli in cui si trovino ragioni e occasioni perContinua a leggere “Ora che rimango da solo dimmi come fai ad essere sempre così speciale”

Fratello, dove sei?

Straniero, se tu passando mi incontri e desideri parlare con me, perché non dovresti parlarmi? E perché io non dovrei parlare con te? Walt Whitman scriveva questi versi nel suo Foglie d’Erba e così, ad una prima occhiata, non sembrerebbero neanche parte di una poesia. Perché a volte la poesia è così, non sembra tale,Continua a leggere “Fratello, dove sei?”

Scoregge

Devo ammetterlo. Per un giorno o due, espellere quantità d’aria dai vaghi sentori agliotici e broccolitici, mi piace. Una vellutata di cipolle e broccoli, una crema da spalmare all’aglio e qualche fetta di piadina allo strutto di maiale costarricense hanno irritato il mio intestino come una bidella interpellata mentre legge TVSorrisi. Ma qui, in questaContinua a leggere “Scoregge”

La velocità delle onde

Corro in linea retta lungo la battigia di Playa Negra, anch’essa di onde formata, dove la sabbia si modella secondo le risacche in leggeri avvallamenti. L’oceano li riempie percorrendo maggior distanza e ad ogni spinta si addentra audacemente sulla spiaggia. Non ci tocchiamo mai. Corro alla velocità delle onde. Ho cambiato velocità, oltre che Stato.Continua a leggere “La velocità delle onde”

Linton Bay

D’un tratto Frodo notò un individuo dall’aria strana, segnato dalle intemperie, che sedeva in ombra vicino al muro ascoltando attentamente la loro conversazione. Aveva un grosso boccale di metallo davanti a sé e fumava una pipa dal lungo cannello intagliato stranamente. Teneva le gambe distese e portava degli stivali alti di una pelle morbida eContinua a leggere “Linton Bay”

Mai più Paperino

Ci sono storie che non tramontano, e così i vecchi post che ne parlano. Soprattutto se i significati si annidano tra l’identità e la pelle. Dal Blog Tra I Rami. Ho letto e riletto la storia di Zemelo e Castellani, anche con occhi particolarmente lucidi oggi, perché è stupefacente notare che Topolino continua a sfornareContinua a leggere “Mai più Paperino”

Il contendente

Un mese di vita sulla barca aveva fortemente condizionato il mio fisico e, sempre più verso la fine dell’esperienza, anche la mia mente. Spendere la maggior parte del giorno e della notte in quell’ambiente ristretto aveva sortito l’effetto di stroncare la mia preparazione sportiva, facendomi sentire la mancanza delle lunghe camminate e delle corse. ComeContinua a leggere “Il contendente”

Report dall’epidermide

Panama, Febbraio 2020. Questo post è particolarmente dedicato agli atopici del gruppo Dermatite atopica di facebook: in questo momento voglio stringere il focus sull’aspetto più letterale della mia atopia, che riguarda l’osservazione-ricerca continua sugli sviluppi della dermatite atopica sul mio corpo, sottoposto a cambiamenti periodici di dieta, ambiente, stimoli; sempre cercando di racchiduere la narrazioneContinua a leggere “Report dall’epidermide”

Quando la mia gatta chiude gli occhi

Il linguaggio ha qualcosa di meraviglioso. Il modo per influenzare le azioni e gli stati altrui e quello in cui venire influenzati. Ben prima dello scopo espressivo, che riguarda già un bisogno personale ulteriore, il linguaggio serve a produrre un cambiamento al di fuori di sé, nel tentativo di modificare la propria condizione. Quello cheContinua a leggere “Quando la mia gatta chiude gli occhi”

Naufraghi

Ho naufragato nell’esatto momento in cui mi sono affidato alla bussola. Ora sono un naufrago nei primi giorni di Gennaio, che mi sembrano gli ultimi dell’anno. Giorni senza capo ne coda, spesi in balia di decine di e-mail spedite senza vederne tornare nessuna indietro. Messaggi affidati a bottiglie in un mare indefinibile. Prendo il trenoContinua a leggere “Naufraghi”